venerdì 18 marzo 2011

Lo zafferano e le sue proprieta' afrodisiache e terapeuriche

Considerato prezioso fin dall’antichità, lo zafferano in Persia veniva utilizzato come afrodisiaco. Nella mitologia greca Ermes, il dio protettore degli amanti, risveglia il loro desiderio sessuale con lo zafferano.

In realtà si è dimostrato efficace contro impotenza e frigidità, stimola l’appetito, è un cardiotonico e un forte antiossidante. Aiuta il metabolismo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine. Protegge dai danni causati dai radicali liberi e migliora la circolazione sanguigna del cervello e la memoria. Utile contro la tosse, la cattiva digestione e l’insonnia, è un potente emmenagogo e attenua i dolori mestruali. E’ anche utile nella terapia di depressioni leggere. Per uso esterno viene utilizzato per curare contusioni ed ecchimosi, scottature, escoriazioni e nella preparazione di alcuni colliri astringenti.

Recenti studi testimonierebbero l’efficacia di questa spezia contro la leucemia, il carcinoma mammario e il morbo di Alzhaimer.

Va usato in piccole dosi perché in quantità eccessiva può essere letale, causare gravi intossicazioni, aborti e condurre al decesso per emorragia interna.

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